All’interno di un caratteristico palazzo d’epoca del territorio Abbiatense, denominato "Palazzo della Principessa". L’ elegante appartamento di 110 mq è concepito per chi ama concedersi il lusso degli ampi spazi, garantendo vivibilità ad ogni locale. Gode di una duplice esposizione su fronti opposti, rivolgendo favorevolmente i suoi locali ad est ed ovest. Dall'ingresso si accede al salone di generosa metratura che qualifica tutto l’ambiente giorno e dove una delle due finestre parallele permette l’uscita sul balcone a mezzaluna con ringhiere lavorate in ferro battuto e arricchito da graziose fiorere. Integrato al soggiorno troviamo l'ambiente cucina da poter lasciare a vista o all'occorrenza chiudere grazie ad un serramenti interno scorrevole. Il piano giorno contempla anche un bagno di servizio .Dalla zona living, una scala interna con gradini in pietra ci conduce alla zona dedicata al riposo dove attorno al disimpegno si sviluppano la camera padronale dotata di un ampio abbaino per permettere un importante ingresso di luce naturale, la seconda camera, attualmente adibita a zona relax/ lettura con armadiature su misura che sfruttano al meglio gli spazi e un bagno padronale predisposto per la vasca e dalle tonalità accese e giovanili. Questo piano dell’abitazione propone la vista delle travi in legno in armonia con il rovere chiaro utilizzato nelle due camere da letto dai proprietari. Da evidenziare la presenza di spese ordinarie condominiali contenute e del riscaldamento autonomo.
La proprietà si completa di un posto auto scoperto esclusivo all’interno dell’area cortilizia comune
La storia del "Palazzo della Principessa":
Così, già nell'anno 1955 , il sacerdote dott. Ambrogio Palestra nella sua "Storia di Abbiategrasso" definì l'antico palazzo che appartenne certamente alla famiglia Pionnio, le cui prime tracce nel nostro territorio risalgono al lontano 1453. Il palazzo, che nelle mappe territoriali appartenenti al Catasto di Maria Teresa D'Austria viene indicato come "Palazzo della Principessa", ma meglio conosciuto agli abbiatensi con l'appellativo di "Palaziett" forse in contrapposizione al più imponente Palazzo Arconati.
Si articola su quattro corpi di fabbrica disposti ortogonalmente tra loro, con cortile centrale a forma pressoché quadrata e caratterizzato sui fronti est e sud da porticati a quattro campate con eleganti colonne in granito.
Le finestre al primo piano sono più allungate di quelle della facciata, alcune con cornici con architravi cuspidate di elaborata fattura, che potrebbero far pensare ad una notevole originaria ricercatezza di particolari. Attraverso l'androne esistente sul fronte nord della corte principale, si accede ad un secondo cortile delimitato da un imponente muro interamente in mattoni a vista, realizzato in epoche passate a separazione del grande giardino che originariamente apparteneva al palazzo ed arrivava fino al Viale Papa Giovanni XXIII. La facciata principale prospiciente Via Ticino, presenta finiture elaborate con modanature in corrispondenza di ogni apertura finestrata ivi compreso l'androne carraio, oltre la presenza nella zona sottostante l'unico balconcino sulla via pubblica di un affresco murale.